59min, minidv, 2017
Grazie ad un archivio familiare di pellicole Pathè baby risalenti alla prima metà del ‘900, esattamente dal 1931 al 1938, Aldo Liscia novantasei anni al momento della registrazione, ricostruisce tratti dell’avventurosa e in alcune circostanze tragica vicenda familiare. La narrazione si origina dalla migrazione del nonno Fortunato, nato a Tunisi da una famiglia ebraica, a Livorno nella seconda metà dell’800. Racconta dei suoi successi commerciali e della carriera del figlio, padre di Aldo, noto chirurgo Livornese che edificherà Villa Giulia, la casa di famiglia a strapiombo sul mare. E sarà proprio questo edificio a subire in prima persona, insieme ovviamente ai suoi abitanti, i soprusi della dittatura fascista: passato forzosamente in proprietà alla famiglia Ciano verrà recuperato solo dopo un’aspra contesa legale ai legittimi eredi. Realizzato per una ricorrenza familiare ho cercato di utilizzare appieno la varietà delle immagini preferendo la salvaguardia della documentazione cinematografica e della testimonianza/racconto ad una più agile ed accattivante fruibilità.